Sono state presentate questa mattina, in Palazzo comunale, le nuove misure economiche a sostegno delle attività economiche definite dall’Amministrazione a seguito delle criticità legate all’emergenza Covid-19. Tra queste, l’azzeramento del Cosap per ambulanti e dehor fino alla fine dell’anno, interventi sulla Tari, riduzione dei canoni di concessione e locazioni dei fondi comunali, ma anche l’apertura dei varchi Ztl in due fasce orarie prestabilite per favorire il servizio di take-away.
«In questa fase emergenziale, il punto di partenza del nostro Comune è una diminuzione complessiva stimata delle entrate di circa 10 milioni e mezzo – ha sottolineato il sindaco Alessandro Tomasi –. Per questo, con Anci, stiamo chiedendo al Governo di assicurare ai Comuni risorse congrue per sopperire all’imponente riduzione di gettito fiscale ed extratributario. Intanto, come Amministrazione comunale, stiamo continuando a studiare e attuare nuove forme di sostegno per l’economia locale e per quella fascia della popolazione che si trova in difficoltà».
Cosap
Per quanto riguarda il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il Comune di Pistoia ha previsto l’esenzione dal pagamento per gli ambulanti dei mercati e per i dehors per il periodo che va da marzo al 31 dicembre 2020. Inoltre, per i dehors potrà essere richiesto l’ampliamento gratuito degli spazi, così da permettere maggiore distanziamento tra i tavoli, ma garantire comunque l’accesso a un numero congruo di clienti, mantenendo inalterato il rispetto dei parametri di sicurezza.
Con questa manovra, il Comune di Pistoia rinuncia così a un introito di circa 520.000 mila euro, determinato proprio dal mancato incasso del Cosap.
Al vaglio degli uffici, anche l’ipotesi di esentare dal pagamento del Cosap tutte le occupazioni legate a interventi di edilizia privata, così da agevolare la ripartenza del settore edilizio. Da questa misura, potrebbe derivare un ulteriore riduzione degli introiti di 250.000 euro.
Tari
L’Amministrazione comunale ha stabilito di intervenire sulla Tari con l’esenzione, almeno per la parte variabile e per il periodo di chiusura, di tutte le attività dei settori corrispondenti ai codici Ateco per cui è stata prescritta la chiusura. Per l’attuazione di questa misura, l’Ente sta individuando specifiche risorse in bilancio a copertura del mancato incasso, non potendo questa misura di riduzione impattare sulle altre utenze soggette al tributo.
Le misure di sostegno su Cosap e Tari valgono per tutti gli esercizi presenti sul territorio comunale, e non soltanto per quelli del centro storico.
Per agevolare il servizio di ristorazione da asporto degli esercizi commerciali all’interno della Ztl, del comparto della Sala e dell’area pedonale urbana, da sabato (e fino al termine della situazione emergenziale) sarà permesso a tutti l‘accesso alla Ztl nelle fasce orarie tra le 11 e le 14.30 e tra le 18 e le 22, esclusivamente dagli ingressi in via della Madonna e via Palestro. La sosta sarà consentita solo negli stalli di sosta libera (quelli bianchi), per un massimo di 30 minuti.
Sarà compito dei ristoratori organizzarsi al meglio, prendendo appuntamenti precisi e scaglionati.
Prevista anche la riduzione dei canoni di concessione e locazione dei fondi commerciali di proprietà comunale. «Oltre che di un sostegno economico concreto – ha sottolineato il sindaco – si tratta di un invito ai proprietari di locali affinché, in questo momento, vadano incontro alle esigenze e alle difficoltà di pagamento da parte degli inquilini».
Sarà previsto l’azzeramento, fino al 31 dicembre, delle tariffe degli impianti sportivi, secondo il modello già applicato dall’Amministrazione per i servizi educativi privati; sarà prevista, inoltre, la totale gratuità dei musei comunali non appena ne sarà possibile la riapertura, per dare una ragione in più, ai pistoiesi e ai turisti, di venire in Centro.
Per agevolare la ripresa del commercio nel centro storico, l’Amministrazione abolirà anche il pagamento della sosta nel parcheggio del Ceppo fino alla fine dell’anno; l’Amministrazione sta altresì valutando la possibilità di applicare questa misura anche a un altro parcheggio pubblico tra quelli a sud, come richiesto dalle categorie economiche.
Il mercato si terrà ancora all’interno del centro storico, ma la ripartenza è prevista non appena le misure per il contenimento del Covid-19 lo consentiranno. Sulla distribuzione dei banchi nel centro storico, stanno lavorando gli uffici delle attività produttive.
«Le misure adottate vanno nella direzione di recepire e dare seguito alle richieste presentate in questi giorni dagli operatori economici – ha concluso Tomasi –. Non dimentichiamo, però, che per garantire un’efficace ripartenza, serve che il Governo dia regole certe, chiare e attuabili. Serve massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo. Come Amministrazione, per agevolare la ripresa, si conferma la massima disponibilità da parte di tutti gli assessorati ad accogliere proposte e idee da parte degli esercenti».
In tema di bilancio, l’assessore di competenza Margherita Semplici ha spiegato le criticità derivanti dalle stime di riduzione delle entrate, dovuta in modo particolare all’Imu e all’addizionale Irpef (circa il 10-15% in meno), e poi al mancato incasso delle rette scolastiche (almeno fino a settembre) e alla riduzione delle sanzioni al Codice della strada.
«Sulla base dello storico delle entrate e dei dati forniti dall’Istituto per la finanza e l’economia locale, il Comune di Pistoia ha stimato una diminuzione complessiva delle entrate per 10 milioni e mezzo – ha evidenziato l’assessore Semplici –. Per il momento, quindi, la nostra è indubbiamente una situazione estremamente difficile, ma l’impegno dell’Amministrazione è comunque volto a garantire il mantenimento di tutti i servizi e di cercare di mettere sul piatto quelle misure incentivanti che possono essere attuate concretamente in un contesto molto critico e nel quale i Comuni sono soggetti danneggiati e non in grado di fare fronte, da soli, al venire meno di entrate importanti».
In fase di valutazione, da parte del Comune, l’ipotesi di ricorrere alla rinegoziazione dei mutui, che varrebbe un risparmio della quota capitale per il 2020 di circa 2.100.000 milioni. Si tratta di una strada non troppo gradita alla Giunta Tomasi, ma che potrebbe rivelarsi inevitabile per garantire il mantenimento dei servizi nonché la copertura delle misure di sostegno annunciate.
«Crediamo che per essere messi nella condizione di garantire i servizi ci debbano essere risorse liquide e anche misure contabili che consentano effettivamente di non penalizzare fortemente i nostri bilanci – ha concluso la Semplici –. Per questo chiediamo al Governo di provvedere agli stanziamenti per adesso soltanto annunciati».