“Marino Marini rimarrà a Pistoia” è questo che ha detto a gran voce Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia, al termine del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Marino Marini. “Non si farà un polo unico con Firenze” continua “Le opere rimarranno nell’unico posto dov’è giusto che stiano: Pistoia”. Tomasi sembra soddisfatto ma non ancora al 100%
“Sono state prese importanti decisioni oggi. In primis, i consiglieri di maggioranza hanno affermato che non intendono e non intendevano in alcun modo privare la città di Pistoia delle opere del maestro Marino Marini nè poteva esserci un intento predatorio nei confronti di opere di sua stessa proprietà. Quindi è stato chiarito che le opere restano a Pistoia.
“Il secondo punto su cui si è discusso oggi è una proposta fatta dal CdA al Comune di Pistoia rispetto alla gestione delle opere di Palazzo del Tau nell’attesa del giudizio del TAR, sulla quale non posso adesso entrare nel merito.
Il terzo punto è: Mi è stato assicurato che il Museo riaprirà una volta che sarà terminato l’inventario della collezione, richiesto dalla Soprintendenza e delle autorità competenti in seguito al grave episodio di ieri mattina, quando il Museo è stato lasciato incustodito. Ho sottolineato che la riapertura non potrà avvenire con una sola guardia giurata ma con un personale sufficiente e adeguato a garantire la sicurezza, la fruibilità e l’accessibilità del Museo e delle sue opere. Su questo ho voluto essere molto chiaro, e ho ricevuto rassicurazioni al riguardo”.
“Quando riaprirà il Museo?” Tomasi non sa dare date e non si sbilancia, ma si augura che tutto ciò avvenga il più velocemente possibile e che la questione dell’inventario non sia solo una scusa per prendere tempo.
Un giornalista incalza “della situazione dei dipendenti si è parlato?”
“La Fondazione non ha voluto parlarne oggi e lo farà in un secondo tempo. Per ora era necessario fissare un punto: il Museo sarà riaperto. Da questa certezza partiremo per parlare in maniera approfondita su tutto il resto tra cui il ripristino dei dipendenti del Museo e dei dipendenti della cooperativa.
Alla domanda “Questo è stato il suo commento da componente del CDA della Fondazione. Da Sindaco invece cosa può dirci? Il messaggio che passa dal Consiglio di Amministrazione “avete capito male, siamo stati fraintesi” sembra un po’ semplicistico…
“Avevamo capito tutti benissimo” dice con tono fermo “Sia io, che l’intera città. L’idea della Fondazione era quella di portare via le opere di Marini da Pistoia e fare un unico Museo a Firenze, svolta radicale rispetto al pensiero de 2018, e questo ci tengo a sottolinearlo. Inizialmente c’era la volontà di revocare un contributo di 140.000 euro a San Pacrazio e di destinarli a Pistoia.
Inoltre si era giunti alla nomina della Dottoressa Tosi direttrice del Museo. Un grande passo avanti, una condizione essenziale per un museo per potersi accreditare. Si andava in una direzione chiara quando poi bruscamente nel marzo 2019 è venuta a galla la volontà di un polo unico a Firenze.
Sindaco Tomasi, è soddisfatto dell’esisto della vicenda? Abbastanza, ma finchè non vedo che tutto è tornato al loro posto, che il museo è stato aperto e reso sicuro e fruibile non sarò soddisfatto al 100%.
Un passo avanti è stato fatto e da qui si possono gettare le basi per ripartire ma, nonostante questo, il Comitato cittadino “Nessuno Tocchi Marino” ha ancora l’aria sospettosa e vuole tenere alta l’attenzione sulla questione, anche grazie alla manifestazione “A mano a mano per Marino” che questo sabato 7 marzo, alle ore 15,30 cingerà in un abbraccio ideale i luoghi pistoiesi di Marino, come il Palazzo del Tau, Palazzo Comunale e Palazzo Fabroni.
Sara Ferranti