Come ormai sapete, non vivo più a Rimini da qualche tempo ma sono sempre fortemente in contatto con la mia terra di origine. Proprio questa mattina ho sentito telefonicamente una persona, volontario da tanti anni in Caritas a Rimini e che, per una volta, mi ha dato una notizia che, nonostante il caos e la psicosi del momento, mi ha fatto sorridere.
Tutti i generi alimentari deperibili, vista la chiusura delle scuole in Romagna, sono stati donati alla Caritas. Sono infatti 1800 i pasti garantiti quotidianamente dalle mense scolastiche del Comune di Rimini (0-6 anni), gestiti dalla ditta fornitrice Dussmann.
Una scorta che si è soliti reperire con anticipo e che, vista la sospensione delle attività educative di due settimane come norma precauzionale per il contenimento dell’epidemia Covid-19, rischiava di andare “persa”. Grazie ad un accordo tra Comune e Dussmann, invece, è stata dirottata dalle mense scolastiche a quelle della Caritas, che li utilizzerà per la propria mensa e per l’assistenza ai cittadini più bisognosi.
Dopo il rimborso delle rette scolastiche a favore delle famiglie riminesi, «quella di oggi (martedì, ndc) “è una scelta fatta dal Comune a sostegno di chi ha più bisogno”, sottolinea l’assessore Mattia Morolli, «e vista la sospensione delle attività educative, abbiamo scelto di trasformare un problema in una opportunità, grazie ad un accordo fatto con la ditta Dussmann, che ringrazio per la sensibilità dimostrata e per la velocità con cui ha già portato a termine le consegne degli alimenti alla Caritas».