Riprendono nel fine settimana gli incontri ad ingresso libero con la musica di Floema, il progetto promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con la Fondazione Pistoiese Promusica e il sostegno della Fondazione Caript con l’obiettivo di connettere i musicisti dell’Orchestra Leonore con le realtà operanti sul nostro territorio per sviluppare un vero e proprio ecosistema musicale. I prossimi incontri sono realizzati in collaborazione con la Scuola di Musica e Danza “Teodulo Mabellini”, il Funaro Centro Culturale, Grotta Giusti – Italian Hospitality Collection e il Comune di Pescia
Si comincia venerdì 6 marzo (ore 21) a Pistoia presso il Funaro, per proseguire sabato 7 marzo (ore 18) a Monsummano Terme al Salone delle Antiche Terme di Grotta Giusti, e concludere domenica 8 marzo (ore 17) alla Gipsoteca Libero Andreotti, a Pescia. È stato infatti annullato, per motivi organizzativi, l’incontro di giovedì 5 marzo presso il Centro socio sanitario della Fondazione Filippo Turati di Gavinana.
Il primo ciclo di incontri del mese di marzo riunirà cinque musicisti dell’Orchestra Leonore – Irena Kavčič (flauto), Stefano Rava (oboe), Emiliano Travasino (viola), Luca Bacelli (violoncello) e Augusta Giraldi (arpa) – per un programma particolare e affascinante incentrato su due dei fili conduttori di Floema: il Ciclo “Genio italiano”, dedicato all’integrale della produzione cameristica strumentale di Nino Rota, con ben due splendide composizioni del geniale musicista noto soprattutto per il lungo sodalizio artistico con il regista Federico Fellini, e la nuova prospettiva sulla musica contemporanea, con un nuovo brano ispirato da un tema di grande attualità e scritto appositamente per Floema.
Composto nel 1935, quando Nino Rota aveva 24 anni, e dedicato alla madre, il Quintetto per flauto, oboe, viola, violoncello e arpa è oggi considerato uno dei capisaldi del catalogo cameristico rotiano, espressione di un importante momento di approdo all’interno del percorso musicale di Rota nel definire un proprio stile personale: arriva infatti dopo un periodo di riflessione e crisi, di tentativi di costruire attorno alle proprie sicure doti tecniche un’estetica nuova, un nuovo stile in grado di mediare la facilità di invenzione melodica con strutture armonico-ritmiche plurime e complesse. La composizione, dal tono chiaramente neoclassico e dalla struttura insieme rigorosa e armoniosissima, è caratterizza soprattutto dalla qualità del “canto”, dalla melodia sempre ispirata: «Questa partitura ha il respiro pieno di chi sembra aver ritrovato sé stesso e la propria più intima natura; è un gesto, un modo, uno stile che non lo abbandonerà più. […] Rota ha acquistato la sua voce». (Francesco Lombardi)
A due anni più tardi (1937) risale la Sonata per flauto e arpa di Rota, dedicata all’arpista Clelia Gatti Aldrovandi, esimia solista nonché musicologa assai attiva nel campo delle trascrizioni dall’antico repertorio per liuto e per clavicembalo. Recensendo le composizioni cameristiche di quegli anni, tra cui proprio il Quintetto e la Sonata in programma per questi incontri, il celebre direttore d’orchestra, compositore e musicologo Gianandrea Gavazzeni definì Nino Rota un autore «dall’immaginazione tutta lirica», «di così illuminata coerenza» nell’aver sempre un suo «mondo poetico tutto intimo, volto alle mezze luci»; e in particolare, sulla Sonata per flauto e arpa aggiunse: «È forse la misura più perfetta offerta da Rota. Sembra la somma poetica dell’autobiografismo, della verità, dell’inventare di Rota. Sue parole, veramente, discorsi soltanto suoi. Perché non dirlo? Qui pare il fiottar di voce d’un Ravel italiano, arcaico, intimissimo; d’uno che ha inventato uno stile prima inesistente».
Al quintetto di musicisti dell’Orchestra Leonore si unirà il Coro di voci bianche del progetto “Voci Danzanti”, preparato dalle istruttrici Elena Bartolozzi, Federica Gennai e Benedetta Nofri, per l’esecuzione del nuovo pezzo di Federico Biscione, che verrà presentato a Pistoia in prima esecuzione assoluta: “ARRETALOMAIVLAS – favola ecologica”, per coro di voci bianche e quintetto strumentale. La storia narrata dalla penna sapiente di Giovanna Mantegazza, autrice impegnata da sempre nella scrittura per i piccoli, è una favola appositamente pensata per le note di Biscione, che ha già sperimentato in altri suoi lavori la scrittura per ragazzi.
Così il compositore, già apprezzato in più occasioni dal pubblico di Floema, parla del suo pezzo:
«Probabilmente il problema ambientale e la salvaguardia della natura sono le tematiche più urgenti e più importanti che la giovane generazione dovrà affrontare nei prossimi anni, stanti le condizioni in cui versa il nostro pianeta, sottoposto a uno sfruttamento mai visto in epoche passate. Appare dunque sintomatico che proprio i teenager richiamino oggi i potenti del mondo a una rapida azione per risollevare le sorti del Pianeta, nello sforzo di allontanarlo dal punto di non ritorno. Dall’osservazione di tutto questo stato di cose trae ispirazione “Arretalomaivlas”, una semplice favola che racconta la Terra salvata dai ragazzini, come immaginato anche da Elsa Morante. […] Il coro di ragazzi, a volte diviso in sezioni, interpreterà i diversi personaggi che daranno voce ad emozioni diverse, secondo le intenzioni degli autori: i Maghi pasticcioni non faranno mancare il divertimento, i Bambini daranno vita a momenti di riflessione e di protesta, ed infine il brio di Saltarello assieme alla magia di Gaia, affidati a voci soliste del coro, salveranno il mondo dall’orrore di un pianeta in disfacimento, lasciando il pubblico con la speranza di un futuro migliore per tutti».
Ancora una volta musica, arte e spettacolo si fondono in Floema dando origine a fecondi sconfinamenti, raggiungendo luoghi particolarmente significativi e sensibili del nostro territorio come nel caso de il Funaro, punto di riferimento di assoluto prestigio per le arti performative e per artisti internazionali.
TUTTI GLI INCONTRI SONO AD INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
Info 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it | www.fondazionepromusica.it
IL PROGRAMMA
VENERDÌ 6 MARZO ore 21.00 – il Funaro Centro Culturale, Pistoia
SABATO 7 MARZO ore 18.00 – Salone delle Antiche Terme di Grotta Giusti, Monsummano Terme
DOMENICA 8 MARZO ore 17.00 – Gipsoteca Libero Andreotti, Pescia
Programma:
Nino Rota
Quintetto per flauto, oboe, viola, violoncello e arpa
Sonata per flauto e arpa
– ciclo GENIO ITALIANO
Federico Biscione
“ARRETALOMAIVLAS – favola ecologica” per coro di voci bianche e quintetto strumentale, testo di Giovanna Mantegazza (nuova composizione per Floema – PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA)
Interpreti:
Irena Kavčič flauto, Stefano Rava oboe, Emiliano Travasino viola, Luca Bacelli violoncello, Augusta Giraldi arpa
INSIEME A: Coro Voci Danzanti (istruttrici: Elena Bartolozzi, Federica Gennai, Benedetta Nofri)
Floema è un progetto della Fondazione Pistoiese Promusica che nasce con l’obiettivo di far giungere nutrimento musicale in profondità nel tessuto sociale, raggiungendo nuovi luoghi e persone che abitualmente non frequentano la musica d’arte, né i tradizionali spazi a essa riservati. Prerogativa di Floema è che i musicisti dell’Orchestra Leonore, in sinergia con le realtà locali e amatoriali, in un reciproco scambio di prospettive, eseguano brani del grande repertorio cameristico e nuova musica appositamente composta offrendo spunti per un ascolto più consapevole.
FEDERICO BISCIONE. Nato a Tivoli nel 1965, dopo gli studi classici si diploma in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila. Al di là delle avanguardie, Biscione cerca un dialogo con il pubblico attraverso un linguaggio musicale di derivazione soprattutto tonale, in cui trovino spazi adeguati contemporaneità e tradizione, sostenuto dalla consapevolezza che la sfida più grande consista nell’autenticità, più che nell’originalità. È autore di composizioni da camera e sinfoniche con o senza voci, opere e balletti, eseguite in Italia, Germania, Polonia, Finlandia e Stati Uniti. I suoi lavori sono editi da Pentaflowers, Preludio, Ricordi, Sconfinarte, Sonzogno. Collabora con l’etichetta discografica giapponese Da Vinci Classics. È in ruolo come docente di Composizione presso il Conservatorio di Bari.