Un panino che sa racchiudere al suo interno un concetto, una filosofia: trasformare un classico dello street food in un vero e proprio piatto gourmet. Massimiliano Vaccai è “Move eat”, food truck che si trova a Pistoia e che realizza panini rigorosamente gluten free: “Provatelo, e poi ditemi se non è uguale a un panino con il glutine”, ci sfida Massimliano. E in effetti, avendo avuto modo di assaggiarlo, non possiamo fare altro che dargli ragione.
Massimiliano Vaccai, milanese di nascita ma residente ormai in Toscana, ha un food truck in postazione fissa e realizza panini decisamente gourmet e rigorosamente gluten free. Un’esigenza nata per motivi personali e che poi è diventato un lavoro, portandolo ad essere il primo food truck d’Italia a realizzare panini senza glutine. Il menù cambia periodicamente e Massimiliano propone sempre specialità nuove, anche in base alla stagione: la sua cucina, infatti, si basa sull’utilizzo di prodotti esclusivamente freschi: “Vado a fare la spesa due volte al giorno”, ci spiega. Figlio di ristoratori, il suo destino era la cucina, ma è riuscito a reinventarsi: proporre qualcosa di diverso, di alternativo, di nuovo: un panino senza glutine che oseremmo definire gourmet.
Ad ogni ingrediente utilizzato, infatti, corrisponde un’azienda locale: la carne viene presa a Pistoia, nella norcineria Romolo Anzuini di via Carratica, attiva da sessant’anni, la salsiccia al Salumificio Belliti di Montale e le verdure in varie aziende agricole. Il pesce, invece, Massimiliano se lo pesca da solo: “Ho pescato da me i polpi che ho utilizzato per i miei panini, in quanto mi piace moltissimo la pesca subacquea. Ma se non ho occasione di andare a pesca, mi fornisce un’azienda di Empoli, Ilio Pesca, una delle poche aziende che tratta il polpo messicano, che è a mio avviso fantastico”, ci spiega.
E le patatine fritte? Beh, se pensate di trovare le classiche precotte e surgelate a bastoncino nel sacco gigante di plastica, vi sbagliate. Massimiliano ve le taglia e frigge davanti e non usa certo una patata qualsiasi: “La mia è una patata Kennebeck, prodotta a Montese, in provincia di Modena. E’ una patata che ha meno zucchero, ed è l’ideale per la frittura. Naturalmente, mantengo la buccia perché è lì che si trovano tutte le sostanze nutrienti ed è talmente sottile che dà una marcia in più alla frittura”.
Le patatine vengono servite in un sacchetto biodegradabile e, lasciatecelo dire, hanno davvero una marcia in più. Carnose come poche volte capita, la buccia dona una sapidità naturale che nulla ha a che vedere con le classiche chips. E i panini? Ne abbiamo assaggiati alcuni che ci hanno lasciati deliziati, come ad esempio il Carnivoro, un hamburger prodotto in macelleria da 150 grammi con cheddar, bacon, uovo di quaglia, insalata, pomodoro e salsa cocktail artigianale. Una raccomandazione: se prendete il carnivoro, mangiatelo con le maniche ben rialzate: capirete da voi il perché! Si tratta di un panino squisito, con una carne saporita e rosata che nulla ha a che vedere con il classico hamburger americano. Ma la marcia in più è data dall’ovetto di quaglia. Per gli amanti, una vera chicca.
Se invece volete provare una combinazione più fresca, assaggiate il Granny: un panino con mela verde granny smith, brie de meaux, bacon, sciroppo d’acero. Una combinazione unica, che sa ripulire e rinfrescare il palato proprio mentre si addenta il bacon. Per gli amanti degli “umidi” consigliamo il panino Castagnino: si tratta di uno stracotto di maiale di cinta senese cotta sottovuoto per un’ora e mezza e poi altre cinque ore in pentola, arricchito con un ragù di castagna stufata nel vino rosso e porri.
Se siete stufi del solito panino, fate un salto al furgoncino di Massimiliano. Adatto anche a chi il glutine lo mangia.