Un grande colpo d’occhio lo è certamente. La parete di un palazzo, accanto alla piazza medioevale dove si erge il Duomo della città, dipinta a Murale.
E’ con questo gesto che Pistoia, nel 2018, si è aperta alla street art come le grandi metropoli nel mondo.
L’artista prescelto, artista lo è per davvero!
Classe 1979, Francesco Camillo Giorgino in arte Millo, nasce e cresce a Mesagne, piccolo centro in provincia di Brindisi da dove si trasferisce a Pescara per conseguire la laurea in architettura. Si tratta indubbiamente di un’artista di fama internazionale, apprezzato
in tutto il mondo e conosciuto per il suo stile inconfondibile, che pone l’accento sulla fragilità dell’esistenza umana in relazione al contesto che la ospita. Le sue opere rappresentano vivaci città abitate da personaggi
che hanno le sembianze proprio del suo autore. Nel corso della sua carriera artistica è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti nazionali, tra cui, nel 2011, l’importante “Premio Celeste”. Vincitore nel 2014 del bando internazionale d’arte pubblica B.ART, Arte in Barriera, promosso dalla Città
di Torino, dal Comitato Urban Barriera
e indetto dalla Fondazione Contrada Torino, ha avuto la possibilità di realizzare 13 opere su 13 facciate di palazzi nel quartiere di Barriera di Milano nella città di Torino, riuscendo con le sue opere – murales pieni di dettagli, che inglobano, il più possibile, gli elementi dell’architettura circostante – a cambiare radicalmente volto ad uno dei quartieri più degradati del capoluogo piemontese.
Numerose sono le sue partecipazioni
a festival dedicati alla street art e ad eventi non governativi in tutto il mondo e le sue opere – che privilegiano, utilizzando un tratto molto pulito, un utilizzo quasi esclusivo del bianco e nero, con qualche rara punta di colore – sono oggi visibili in America, Messico, Russia, Cina, Australia, Cile, Argentina, Thailandia, Marocco, Cipro, Spagna, Portogallo, Olanda, Slovacchia, Germania, Svizzera, Svezia, Norvegia, Finlandia, Inghilterra,Georgia, Polonia, Ucraina, Bielorussia, Ungheria, Lituania ed Italia.
“No hesitation”, “Nessuna esitazione”: è questo il titolo con cui Millo, ha chiamato il grande murale realizzato sulla facciata di quel palazzo che si affaccia sul Giardino di Cino, ormai diventato tra i più famosi della toscana.
Questo progetto era stato promosso dall’associazione culturale Spichisi per la riqualificazione urbana dell’area “nascosta” tra vicolo dei Bacchettoni e piazzetta Sant’Atto, di fianco alla ex chiesa di San Leone. Il murale raffigura l’immagine di due ragazzi, l’una sulle ginocchia dell’altro, intenti ad aprirsi a vicenda il cassetto del cuore.
«A volte dovremmo solo togliere le nostre strutture – scriveva Millo sulla sua pagina Facebook, per svelare il significato dell’opera – permettere a qualcuno di girare la chiave e aprire il nostro cuore. Ho realizzato questo muro a Pistoia all’interno del Giardino di Cino per Spichisi. L’obiettivo dell’intero progetto è quello di ristrutturare una piccola zona vicina al centro storico della città. È stato meraviglioso esserci e vedere quanto possiamo fare per i nostri spazi».
Foto: Discover Pistoia