Un parco del Settecento, un ristorante dalla cucina
raffinata, una location unica. Chi va a Collodi, non può mancare una visita al
Ristorante Villa Garzoni, un posto unico nel suo genere gestito dallo chef
Iacopo Vannini e da sua moglie, Alessia Ercolini, coadiuvati da uno staff
preparatissimo e affiatato.
Iacopo Vannini, 45 anni, una passione per la cucina che inizia dall’infanzia e
un’esperienza maturata nei più prestigiosi ristoranti e alberghi italiani e
stranieri: da Berlino, sua prima esperienza lavorativa, passando per la
Francia, la Sardegna e la Liguria (solo per citare alcuni posti in cui ha
lavorato), la sua cucina ha subito contaminazioni culturali che la rendono
internazionale ma affonda le sue radici nella solida tradizione toscana: “La
mia passione è nata grazie alla cucina della mamma e della nonna”, ci racconta.
Una tradizione che, seppur in maniera rivisitata e moderna,
è presente ancora nei suoi piatti. Vannini arriva a Collodi nel 2010: “Tornavo
da Giappone e ho deciso di rimanere qui, a casa. Il ristorante era già
esistente ma ho pensato di rimodernarlo e di dargli un tocco personale”.
Alessia Ercolini, moglie dello chef Vannini, si occupa della “sezione
matrimoni”. Il ristorante Villa Garzoni, infatti, è la location ideale per
eventi importanti, vista la presenza del magnifico giardino: “Ci occupiamo
degli sposi, delle loro esigenze e di tutto ciò di cui possono aver bisogno”,
ci spiega Alessia Ercolini. Come accennavamo prima, il ristorante propone una
cucina tradizionale toscana rivisitata in chiave moderna.
Da provare assolutamente la terrina di fegatini grassi in gabbia di mela su insalatina invernale, un piatto che ricorda tantissimo la cucina francese, ove vi è l’abitudine di accostare il foie gras alla mela cotogna. In questo caso, i fegatini toscani vengono accostati ad una mela cotta in sciroppo di glucosio accompagnata da aceto balsamico, “smorzando” così il sapore deciso dei fegatini e donando al piatto un gusto agro-dolce decisamente inedito. Ma il piatto che certamente rappresenta il locale (oseremmo dire il piatto forte dello chef) è la pancetta in bassa temperatura su passatina di fagioli bianchi. Si tratta di una pancetta stufata, tenerissima, cotta per diverse ore a bassa temperatura: la carne, all’assaggio, si scioglie in bocca. Da provare. Il ristorante, propone anche diversi piatti a base di pesce, per chi volesse sperimentare qualcosa di decisamente diverso. E per il futuro? Chef Vannini non ha dubbi: “Oltre a continuare a valorizzare il territorio, il nostro scopo è quello di affiancare la ristorazione all’ospitalità: vogliamo realizzare una locanda di un certo livello e dare così, ai nostri clienti, un servizio in più”.
Irene Savasta