Giovane, professionista, pistoiese: Riccardo Borchi crea il sito “Cura Italia”, per monitorare l’andamento del Coronavirus. FOTO

Un sito per monitorare l’andamento del contagio da Coronavirus ideato da un giovanissimo pistoiese: è questo il progetto lanciato da Riccardo Borchi, 25 anni, un libero professionista, un Web Designer/Developer che vive in città. Il suo progetto, assolutamente non-profit, si chiama “Cura Italia” (e mai nome fu più azzeccato) ed è stato ideato proprio nelle ultime settimane.

 

“Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus in Italia mi sono sempre interessato di controllare quali fossero i dati sul contagio, cercando di tenermi aggiornato sull’evolversi della situazione, sotto vari punti di vista”– ci spiega Riccardo – “mi sono accorto che non era semplice, tanti siti diversi, dati alla rinfusa, visualizzati male e poco comprensibili, senza contare le tante notizie che circolavano in rete (molte delle quali anche false). Allora mi è venuta un’idea. Perché non sviluppare un sito web, semplice e chiaro, per mostrare in tempo reale l’andamento del Coronavirus in Italia? E, oltre a questo, raccogliere anche notizie, informazioni e materiali utili, tutto in un’unica piattaforma online user-friendly, così da non dover impazzire tra cento siti diversi per tenere sotto controllo la situazione e avere sempre a portata di mano i dati ufficiali e aggiornati, con le ultime news e i vari link ai canali istituzionali”.

Passare dalle parole ai fatti non è stato semplice, ma alla fine il risultato è attivo, presente e online: www.curaitalia.it

 

“Il giorno 16 Marzo il presidente del Consiglio Conte annuncia il Decreto “Cura Italia” e da lì ho preso ispirazione per il nome del sito web, Cura Italia, appunto. Ho dedicato molto tempo al progetto, a partire da quel 16 Marzo, a titolo completamente gratuito, sviluppando da zero un Tema WordPress e sfruttando quindi le mie competenze da programmatore. Il sito è online da fine marzo, l’ho condiviso ad alcuni conoscenti e colleghi, ricevendo, fin da subito, molti apprezzamenti e anche molti suggerimenti per migliorare e ampliare ancora di più il progetto, questo mi ha spinto ad andare avanti e mettere a disposizione il portale all’intera comunità”.

 

In pochi giorni il sito è stato sommerso di visite (50.000 in circa 1 settimana) e c’è stato un vero e proprio boom di condivisioni sui social. “Non avrei mai immaginato un riscontro del genere e questo mi rende davvero fiero di ciò che ho fatto, sono felice di aver creato uno strumento utile a così tante persone, in un momento così difficile e delicato”.

 

“Il progetto vuole essere aperto e collaborativo. Ho già ricevuto diversi contributi e proposte di collaborazione (a partire dal logo, che ha realizzato un ragazzo graphic designer, fino alla parte social, con cui mi sta aiutando una ragazza). Ci sono anche delle idee per possibili ulteriori sviluppi, quando l’attuale emergenza sarà finita. Penso, infatti, che porterò avanti il sito in qualche modo, rimanendo possibilmente sempre nell’ambito medico-scientifico, spostandomi magari di più verso quello che è il mio settore e parlando di innovazione tecnologica sotto vari punti di vista (anche quello sanitario, ma non solo)”.

 

È attiva anche una raccolta fondi per sostenere le spese legate al mantenimento del sito web: https://www.gofundme.com/f/sostieni-il-progetto-non-profit-cura-italia (la raccolta prevede anche che qualora raggiunga l’obiettivo stabilito viene donato il 10% di quell’obiettivo alla Protezione Civile).

Irene Savasta

 

 

 

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