Il coronavirus continua a fare paura, con i il numero di contagi globali che si avvicina ai due milioni. Ma a far paura è anche l’economia ferma ed è sempre più pressante la necessità di riaccendere i motori. E così, dati alla mano, si cerca di fissare una data per allentare la stretta. In Europa c’è chi ha già deciso di allargare le maglie, come Austria, Danimarca, Norvegia e Repubblica Ceca. Altri Paesi, invece, soprattutto i più colpiti come Italia e Spagna, programmano la ripresa con più prudenza. Con una parola d’ordine comune: «gradualità», perché una seconda ondata dei contagi è un rischio reale e sarebbe devastante.
La Spagna prova a ripartire
Dopo due settimane di totale paralisi, oggi rientrano i lavoratori di settori non essenziali come le costruzioni e l’industria. «Ma non siamo ancora nella fase 2, il confinamento continua», ha avvertito il premier Pedro Sanchez, annunciando «l’allentamento delle misure estreme di congelamento dell’economia». Il governo ha iniziato a distribuire le mascherine ai passeggeri dei mezzi pubblici, invitando tutti coloro che vanno a lavorare ad indossarle.
Lockdown esteso in Francia
La Francia attende invece il discorso di questa sera, alle ore 20, di Emmanuel Macron. Il presidente, al quarto intervento pubblico dall’inizio della crisi cornonavirus, dovrà annunciare come si procederà dopo il 15 aprile, termine della prima proroga del lockdown. Secondo tutte le fonti politiche e mediche, ci sarà un’altra estensione, almeno fino a inizio maggio. Ma stando a fonti vicine al governo, citate da Le Journal du Dimanche, Macron si appresta ad annunciare misure ancora più dure: si starebbe pensando addirittura a una chiusura fino alla fine di maggio.