Fave. Che vanno a braccetto di solito con il pecorino. Ma non solo. Amatissime nel sud Italia, sono diffusissime anche nel centro-nord grazie alla loro versatilità in cucina e al fatto che sono un alimento ipocalorico ma nutriente.
Ed è stato per noi un vero piacere averle trovate dal verduraio sotto casa. E’ possibile consumarle sia fresche che secche ma, diciamocelo, le fave fresche sono tutt’altra storia.
Se si opta per le fave fresche è sufficiente aprire il baccello, estrarre il seme ed eliminare la pellicola che lo racchiude, il cosiddetto tegumento. Le fave così consumate possono essere accompagnate da formaggi, come il già citato pecorino, da salumi, in particolare pancetta o prosciutto. Con pecorino e pancetta si possono realizzare condimenti per paste, sfoglie, e finger food.
Non solo pecorino: provate anche l’accostamento di fave e ricotta, magari in una minestra: rimarrete stupiti dalla bontà di un piatto tanto semplice quando buono.
E poi, “la morte sua”, è la frittata: una bella frittata con fave fresche è uno dei piatti più buoni in assoluto a cui noi non rinunciamo mai durante la stagione primaverile.
Come dicevamo, le fave sono un alimento ricco di nutrienti. Contengono tantissima acqua, fibre, proteine, quasi irrilevante la presenza di grassi: queste caratteristiche fanno delle fave un cibo ipocalorico e con ottimi benefici sulla salute. Il basso apporto calorico, circa 70 calorie per cento grammi di fave, ne fa un cibo adatto alle diete ipocaloriche; ovviamente si parla di fave fresche, poiché quelle essiccate hanno valori nutrizionali completamente diversi e sono molto più caloriche.
L’acqua e le fibre aiutano sia la diuresi sia la motilità intestinale, insieme ai tanti minerali presenti. Tra questi spicca il ferro, ovviamente vegetale, che ne fa un cibo consigliato anche in casi di carenza di questo minerale. Tante le vitamine, tra cui l’acido ascorbico. Come ovvio, queste proprietà si mantengono nel cibo crudo, mentre in quello cotto molte sostanze vanno incontro a deterioramento.