E’ andato completamente in tilt il sito dell’INPS che, da ieri sera a mezzanotte, può ricevere le domande per il bonus una tantum da 600 euro.
L’enorme mole di richieste per accedere alle indennità, infatti, ha generato quasi un ‘crash’ informatico: secondo quanto denunciato da più utenti, infatti, entrando con i propri dati nella pagina dedicata del sito per presentare la domanda di bonus, si viene rinviati a una pagina in cui figurano nominativi privati, insieme a una serie di informazioni strettamente personali di cui è in possesso l’Inps ponendo quindi evidenti problemi di tutela della privacy.
Sarebbero centinaia le schede di cittadini con dati sensibili che escono. Non solo: l’operazione a questo punto si blocca e la domanda di richiesta del bonus non riesce più a procedere. L’allarme sta circolando con un tam tam sui social, tra ironia e preoccupazione.
Il disguido sul sito dell’Inps con lo scambio di identità tra gli utenti “è una cosa gravissima che non deve succedere” e “sarà oggetto di verifica”. Lo ha detto la vicepresidente dell’Inps Maria Luisa Gnecchi all’Ansa sottolineando che il disguido è durato cinque minuti. Gnecchi ha detto comunque che nessuno perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate. Nessuno, ha detto, “resterà senza bonus. Cerchiamo di collaborare”.
Questa mattina, ha detto il presidente Pasquale Tridico, sono arrivate 100 richieste al secondo. Alle 8.00 erano 300.000. Il sito è rallentato anche per tutte le altre richieste.