Con grande piacere ospitiamo una poesia scritta da Simone Magli dedicata al Primo Aprile, notoriamente il giorno dello scherzo. Oggi, una giornata come le altre, nell’attesa di riprenderci ciò che al momento ci è stato tolto.
Alla mia nipotina
Me lo attaccarono il primo del mese,
chissà chi, chissà quando,
forse nei corridoi,
prima di entrare nella grande aula,
dove il sole filtrava pulviscoli,
come un proiettore acceso,
sulle nostre testoline.
Eravamo dei monelli, tutti sbucciati
dalla voglia di vivere.
Sul suono dell’ultima campanella,
ci fiondammo giù in strada.
Lì fu per me la vera sorpresa:
uno strano pesce mi fissava,
appeso fra le dita di una bimba,
più bella della primavera.
Simone Magli