Il governo Conte stanza 400 milioni da distribuire ai comuni per i buoni spesa. Molte regioni italiani, già in modo autonomo, avevano deciso di stanziare fondi da destinare a chi, in questo momento di grande difficoltà, non riesce più neanche a fare la spesa. Ed, ecco, invece, che puntuali arrivano gli sciacalli, chi si sta approfittando di questo momento di grande difficoltà collettiva per aumentare in modo esponenziale i prezzi dei generi alimentari. La denuncia arriva da semplici cittadini e anche dal Condacons, che chiede l’intervento dei Nas contro le speculazioni sui listini. “Da più parti arrivano segnalazioni dei consumatori che denunciano sensibili rialzi dei prezzi dell’ortofrutta presso mercati, supermercati e negozi di generi alimentari – spiega il Codacons – ed in effetti un monitoraggio della nostra associazione ha evidenziato forti variazioni al rialzo dei listini per una moltitudine di prodotti.
Rispetto all’1 marzo scorso il record del rincaro spetta ai cavolfiori, che sul mercato all’ingrosso hanno subito un vertiginoso aumento del +233%. Raddoppiato il prezzo delle carote, che passano da 0,40 a 0,80 euro al kg, mentre per zucchine e broccoli gli incrementi dei prezzi superano il +80%. Più contenuti i rialzi per la frutta, dove al momento i rincari più sensibili si registrano per le arance, i cui prezzi all’ingrosso sono aumentati del +44,4%. Incrementi dei prezzi anche sul web, dove 1 kg di pasta viene venduta fino a 12 euro al kg”. Si tratta di rincari che non appaiono in alcun modo giustificati, non essendosi verificate forti riduzioni della produzione o eventi climatici che abbiano influito sui listini.
Mentre davanti ad alcuni supermercati a Palermo stazionano polizia e carabinieri per evitare l’assalto alle casse senza pagare, nel Torinese, in un supermercato di una nota catena sono stati trovati pane e olio a prezzi raddoppiati, e incrementi fino al 200%. La grande distribuzione in questione, appresa la notizia, ha proceduto alla risoluzione della licenza d’uso del marchio nei confronti del punto vendita incriminato. Secondo i dati di Altroconsumo, gli italiani hanno acquistato il 17,8% in più, con punte del 105,9% per farine e miscele e 88,1% per alcol, ammoniaca e simili. Nella quinta settimana dell’emergenza, la farine ad esempio hanno toccato un aumento del 187% rispetto allo stesso periodo del 2019. Diminuisce anche la quantità di prezzi in promozione.