Con 20 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia – Centristi per l’Europa, Lega, Amo Pistoia) e 8 astenuti (Pd, Pistoia Sorride, Movimento 5 stelle, Pistoia Spirito libero e Italia Viva) il consiglio comunale, nella seduta di lunedì 24 febbraio, ha approvato il nuovo regolamento comunale sui servizi educativi per la prima infanzia (bambini da 0 a 3 anni).
Il provvedimento, la cui discussione è iniziata nella seduta di lunedì 17 febbraio, è stato presentato dall’assessore all’educazione, la quale ha sottolineato le linee di indirizzo e le modalità con le quali è stato redatto. Il nuovo regolamento nasce dall’esigenza di essere adeguato alla normativa regionale del 2013 e a quella statale. Il regolamento attuale risale, infatti, al 2011.
L’assessore ha poi spiegato che tra le principali linee di indirizzo date per la stesura del nuovo regolamento, formato da 28 articoli, figurano il mantenimento dell’alta qualità dei servizi educativi di Pistoia, l’adeguamento alle nuove esigenze delle famiglie attraverso un’offerta di servizi diversificata (come ad esempio il prolungamento degli orari, flessibilità e differenziazione dei servizi), testo con linguaggio comprensibile per tutti, formazione permanente del personale, criteri di accesso per famiglie con situazioni di svantaggio e massimo coinvolgimento delle famiglie nel percorso educativo, favorendo momenti di incontro.
Nuovo regolamento con linguaggio comprensibile per tutti. L’assessore all’educazione ha evidenziato l’aspetto di immediata comprensione del nuovo testo, un regolamento con linguaggio chiaro per tutti. In merito ai parametri di accreditamento, l’assessore ha sottolineato l’importanza di rendere chiara la differenza tra i servizi prolungati (per tutta la giornata) a quelli che si possono definire, invece, servizi occasionali.
Formazione permanente (articolo 22). L’assessore all’educazione si è soffermata anche sulla formazione del personale che opera nei servizi educativi, formazione che c’è sempre stata ed è fondamentale affinché il personale sia costantemente aggiornato e qualificato. Nel regolamento una particolare attenzione è stata data ai temi della formazione, che possono essere suggeriti anche dalle insegnanti.
Criteri di accesso alle famiglie con situazioni di svantaggio. Nel regolamento è stata data, inoltre, particolare importanza all’attenzione ai criteri di accesso alle famiglie con bambini in situazioni di svantaggio (come ad esempio socio economico, inclusione dei bambini diversamente abili), oltre a una particolare tutela alle famiglie monoparentali.
Partecipazione delle famiglie (articolo 19). “Tutti i servizi educativi per la prima infanzia – recita l’articolo 19 del regolamento – garantiscono la partecipazione delle famiglie attraverso modalità diversificate finalizzate a una reale condivisione dell’esperienza educativa”. Pertanto l’obiettivo dell’Amministrazione è di promuovere sempre di più lo sviluppo di forme di partecipazione alla vita dei servizi educativi.
Un regolamento condiviso. Il regolamento è stato redatto dalla dirigente dei servizi educativi seguendo le linee di indirizzo della giunta. La dirigente ha coinvolto il gruppo di lavoro, il coordinamento pedagogico e i referenti delle insegnanti delle singole scuole. L’assessore ai servizi educativi ha osservato che quando il regolamento ha fatto il passaggio in commissione, prima dell’approvazione in consiglio comunale, sono stati accolti i suggerimenti dei consiglieri.
In aula sono stati presentati 27 emendamenti (di cui 16 di Pistoia Spirito libero e Pistoia Sorride, 7 del Pd e 4 di Pistoia Città di tutti). Quelli accolti in totale sono stati 12 (10 di Pistoia Spirito libero e Pistoia Sorride e 2 del Pd). Infine è stata approvata una raccomandazione presentata dalla minoranza.
Lungo e articolato il dibattito in aula dei consiglieri comunali.
«Il nuovo regolamento dei servizi educativi, in conformità con la legge regionale e con il precedente regolamento – hanno espresso dal gruppo di Forza Italia – Centristi per l’Europa – è sicuramente un documento ben fatto, chiaro e accessibile, senza tante premesse, introduzioni o norme tecniche, quindi più facilmente consultabile proprio per andare incontro alle esigenze delle famiglie. Grande importanza è stata data ai servizi integrativi ma, in particolare, agli spazi gioco Zerosei, nei quali si svolgeranno attività nelle diverse fasce di età, una grande risorsa per la nostra città».
«Il vero tema riguarda la qualità alta dei servizi educativi – ha detto il gruppo di Pistoia Sorride –, che può essere perseguita sia nel pubblico che nel privato, proprio per questo è importante individuare lo standard qualitativo al quale attenersi e solo il pubblico è in grado di farlo. Ciò che manca nel regolamento è proprio questo punto. Infatti non sono indicati gli standard di qualità e mi aspettavo che all’interno del regolamento si potesse andare più nei dettagli».
«I regolamenti sono atti fondamentali di indirizzo politico – ha evidenziato il capogruppo di Pistoia Concreta – che caratterizzano un’Amministrazione. Non sono entusiasta di questo regolamento. Il mio voto è comunque a favore per la sua portata tecnica. Speravo che questo atto fosse più incisivo. Non sempre la semplificazione è garanzia di qualità elevata. Su questo regolamento avrei voluto vedere un po’ più di coraggio».
«Nell’esperienza pistoiese dei servizi educativi – ha sottolineato la capogruppo di Pistoia Spirito libero – la “comunità educante” è sempre stata un elemento di forza. Per essere una comunità educante, l’Amministrazione deve mantenere il punto di guida nei servizi educativi in modo che ci siano sempre strutture pubbliche che possano essere un “faro”, un riferimento per quelle private. Temo che nella semplificazione ci sia, in realtà, il tentativo di scardinare il valore dei servizi educativi comunali».
Diversi gli interventi anche nelle dichiarazioni di voto.
«E’ un provvedimento poco coraggioso – ha sottolineato il capogruppo del Pd – e può lasciare molte più porte aperte a un peggioramento dei servizi educativi e a un potenziale peggioramento degli standard dei servizi educativi. Pertanto diventa fondamentale, da parte del consiglio comunale, un controllo costante degli standard. Se fino ad oggi Pistoia ha avuto servizi di qualità, è evidente che con la modifica del regolamento, prima di vedere un peggioramento, l’Amministrazione e l’aula consiliare devono tenere la guardia alta».
«Questo regolamento rappresenta il culmine di un lavoro che parte da lontano – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia – e che negli anni ha portato Pistoia a creare un vero e proprio “distretto” dei servizi educativi, una eccellenza riconosciuta all’estero. A questo lavoro si affianca l’intervento per la messa in sicurezza di decine di edifici scolastici e ancora il raddoppio del controllo sulle strutture, una cifra distintiva del lavoro degli uffici e di questa Amministrazione. Il lavoro dell’Amministrazione è proprio nei tre settori chiave: vigilanza, partecipazione e formazione».