“Un bel gatto: forte, dolce e vezzoso / Passeggia nel mio cervello / Come a casa sua”
Così inizia una celebre poesia di Charles Baudelaire dedicata al felino più amato dalla letteratura.
Da qui prende spunto l’idea di Umberto Orsini (uno dei maggiori attori italiani, per la prima volta a Monsummano Terme) e Paolo Di Paolo di lavorare su uno spettacolo teatrale dove al centro c’è uno degli animali insieme più familiari e misteriosi.
Presente fin dall’antichità nell’immaginario umano, fra mito e spiritualità, il gatto è sempre stato al centro dell’immaginazione degli scrittori. Si presta alle storie come un protagonista silenzioso e sfuggente, o come una comparsa illuminante e ambigua, un compagno di viaggio astuto e perfino ironico.
Dal Sonetto per i miei gatti di Torquato Tasso a T.S. Eliot, l’intera storia della letteratura è segnata da zampe feline che percorrono ogni pista. Quella del giallo o del ‘gotico’, come in Edgar Allan Poe: gatti neri che corrono via lasciando scie di mistero. Quella dell’amicizia fra essere umano e “gatti molto speciali”, come li chiamava Doris Lessing, magari capaci di inventarsi una loro città, come accade in un racconto visionario di Murakami. Da Maupassant a Kipling, da Keats a Christina Rossetti, fino alla nostra Elsa Morante, un viaggio sorprendente fra gatti, gattini, gattacci e gattari accompagnato dalla colonna sonora della indimenticabile opera musicale Cats.
Per prevendite:
Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573 991609 – 27112; dal martedì al giovedì ore 16/19, venerdì e sabato ore 11/13 e ore 16/19)
Biglietteria del Teatro Montand di Monsummano Terme (0572 954474) > nei giorni venerdì 28 febbraio (ore 16.30/19.30) e sabato 29 febbraio (ore 16,30/19.30 e dalle ore 20)
Fonte: Teatri di Pistoia